Critico e filologo inglese. Abbandonato il suo
lavoro di impiegato alla Camera dei Comuni (1762-68), si dedicò
completamente alla critica e alla filologia, pubblicando
Fragmenta Plutarchi
II inedita (1773),
Dissertatio de Babrio (1776),
Poems supposed to
have been written at Bristol by Th.
Rowley and others in the fifteenth
century (1777-78). Di fondamentale importanza per la conoscenza della poesia
medioevale inglese il suo commento (5 volumi, 1775-78) a
The Canterbury tales
di G. Chaucer, a cui
T.
restituì la sua vera
fisionomia. Curò inoltre un'edizione della
Poetica di Aristotele
(postumo, 1794) (Londra 1730-1786).